Ilario nasce a Seriate il 14 gennaio del 1937 ed è il terzo di quattro fratelli (Mauro, Mirella e, la più piccola, Alba). A 15 anni inizia a lavorare come commesso: prima nei mercati bergamaschi e poi nel negozio di abbigliamento “Vulcano” di Albino, dove rimarrà per 50 anni e che dal 1977 diventerà suo.
Lascerà la gestione del negozio alla figlia solo nel 1998, ma senza mai abbandonare davvero e continuando ad aiutarla e sostenerla nelle piccole sfide quotidiane. Nel frattempo, e più precisamente il 9 settembre del 1964, sposa l’amata Claudia e dalla quale avrà due splendide figlie, Giuliana e Laura. Diventerà nonno nel 2008 e Anna, la nipote, sarà la sua passione più profonda e la prova di un amore puro e incondizionato. Nonno amorevole e attento, darà tutto per essere sostegno e guida, nonché amico e compagno di giochi. La figlia Giuliana, ora Suor Maria Letizia del Dio della vita, lo descrive come un gigante buono, un uomo grande e grosso, ma con un cuore pieno d’amore.
Un padre in grado di donare se stesso senza remore o paure e che si metterà sempre in gioco per accompagnare le figlie in ogni scelta della vita, anche le più difficili e complesse. Amico e compagno, ma anche attento educatore, lotterà a fianco delle persone amate in ogni battaglia senza mai arrendersi.
Ilario sarà anche un grande tifoso della Juventus e appassionato di calcio. Ciò che più lo interessa, però, sono le persone e le relazioni. Mantiene per esempio ottimi rapporti con tutti i compagni dell’Arma di Artiglieria, tant’è che sarà presidente dell’Associazione Artiglieri di Nembro per ben 20 anni.
Ilario saprà mettersi in gioco donando tempo ed energie a chiunque ne mostri bisogno e ponendosi sempre a servizio delle persone. Per tanti anni accompagnerà i malati dializzati del Comune di Nembro dedicando il suo tempo libero al volontariato. Un uomo buono, affabile e discreto, ma anche forte e caparbio e che è stato in grado di amare e sostenere la sua famiglia a ogni passo.
Ilario avrà inoltre una caratteristica rara e preziosa: saprà commuoversi di fronte alle cose della vita e sarà in grado di esprimere, non tanto a parole ma con azioni concrete, tutta la sua sensibilità ed empatia per l’altro.
Grazie alla sua disponibilità, Ilario si circonderà di persone che lo stimano e che gli vogliono bene, dai più piccoli, che lo vedono come un gigante dolce e giocherellone, agli amici di sempre. Attento osservatore e sempre pronto a dare una mano laddove ne capirà il bisogno, eviterà di giudicare l’altro nelle scelte fatte cercando di comprenderne le motivazioni invece che criticarne i risultati.
Ilario avrà un profondo senso della famiglia e della comunità e sarà in grado di far sentire a casa chiunque gli starà accanto. Per lui la famiglia non sarà solo quella chiusa nelle mura domestica, ma diventerà parte di essa ogni uomo e donna che incrocerà il suo cammino.
Dalla moglie alle figlie, dalle sorelle del Monastero ai coscritti, dai bisognosi alla nipote, tutti saranno suoi fratelli e sorelle nel meraviglioso percorso che chiamiamo vita.
Ilario sarà anche un uomo di fede. Lo accompagnerà un credo profondo e forte che, coltivato giorno dopo giorno con dolcezza e tenacia, avrà un ruolo importante anche per la figlia Giuliana nella scelta di seguire la sua vocazione monastica.
Ogni gesto nella vita di Ilario ci insegna a guardare oltre, ad andare in profondità e a cercare sempre la luce, anche nei percorsi più bui. Amare senza limiti chi ci circonda è il segreto per essere felici e Ilario l’ha dimostrato giorno per giorno per tutta la vita. Nella vita, come dice la figlia Suor Maria Letizia, bisogna imparare a costruire ponti e non muri, e Ilario non ha mai smesso di tendere la mano.